Liguria e Reverendo, un’accoppiata vincente

 

Questa volta ci troviamo sopra Cogoleto, a Sciarborasca, dove ci prepariamo ad affrontare un giro che il buon Groucho (cicli Groucho, telaista dei Reverendo e non solo) aveva in testa da parecchio.
Spunti ed idee da MTB MAG.

Premessa… Siamo famosi per la puntualità e le partenze ad orari consoni, così da essere certi di finire il giro quando c’è ancora luce e potersi concedere una buona birra.
Ok, scherzo.
La puntualità è da considerarsi con 30’ canonici di ritardo e la partenza invernale (d’estate siamo più mattinieri) non prima delle 11, esclusivamente dopo un buon caffè.

Dunque, preparate le bici, controllato la pressione degli pneumatici, che, secondo il maestro non deve essere oltre 0,8 bar, con una buona scorta di Haribo e focaccia di cipolle, partiamo.
Si dice essere uno dei più bei giri attorno al massiccio del Beigua e le premesse sono tutte favorevoli: la giornata, pur essendo febbraio, ci regala un sole caldo ed una perfetta temperatura per questa raidata.
La salita inizia con qualche km di asfalto per poi passare ad uno sterrato dolce nel bosco. Successivamente il panorama cambia per farci ammirare la vista su Varazze ed il terreno inizia a diventare abbastanza sconnesso.

Dopo quasi 18 km e 1000 d+ raggiungiamo il rifugio Prato Rotondo dove è d’obbligo una pausa ed un caffè. Tra l’altro uno dei più buoni presi negli ultimi tempi.
Si riparte con una sana dose di caffeina che ci permette di affrontare il seguente tratto di sali e scendi con uno sprint in più.
Arrivati al bivio Bric Resonau, giriamo a sinistra verso il rifugio Argentea e qui ci si diverte: massi e tratti sconnessi non ci permettono di avere una pedalata fluida e ci costringono a spingere per alcuni tratti. Il panorama ed il caldo, però, tengono il morale alto e proseguiamo dritti verso il nostro obiettivo.

Il rifugio ci regala una vista mozzafiato e finalmente si inizia a scendere!
Fino al Passo Gava il sentiero risulta ciclabile ma a tratti tecnico ed esposto. Successivamente attacchiamo con “Bassa Tensione”, un super flow abbastanza largo, dove possiamo lasciare i freni e divertirci con le nostre hardtail. Uniamo poi “Lerone” e “Ratte” per finire su asfalto. Da qui ancora 200 d+ per raggiungere la macchina. Consigliata la partenza da Cogoleto per non dover risalire a fine giro.

Ora birra e aperitivo meritati.

40 km e 1500 d+ da non sottovalutare.
Occorrente per il giro: un buon allenamento, un ottimo controllo del mezzo, tante risate e pause.

Alla prossima!

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