Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
(Nelson Mandela)
E’ una buona similitudine per comprendere quanto il viaggio di una qualunque gara ci faccia cambiare. Partiamo e torniamo diversi, ma il luogo non cambia mai.
Così è andata con la prima di stagione, dove si avevano tante aspettative, dove si inaugurava ufficialmente l’inizio delle gare di trail.
Perché gennaio resta ancora un po’ nell’ombra, con poche classiche conferme e cross sparsi per ogni regione d’Italia.
Ma febbraio è tempo di ripartire ed io l’ho fatto a circa un’ora da casa, accolta come una figlia nel paese di Valdengo.
Questa piccola cittadina è situata ai piedi delle Alpi, nell’alto Piemonte.
Si respira ancora l’aria di semplicità e sapori sinceri. Un paese fatto di persone che amano la propria terra e le tradizioni in essa radicate.
Ed è qui che domenica 13 febbraio si è corsa l’undicesima edizione del Winter Brich Trail.
Nata un po’ per caso da Alessandro Zappa e un gruppetto di amici, ecco che in pochi anni diventa una gara di richiamo nazionale e non solo, per aprire la stagione di trail.
Percorsi ideali per iniziare a far girare i motori: 23km – 1000mt D+ e 13km – 450mt D+. A chiudere il cerchio una non competitiva di 9km – 200mt D+ e la prima edizione del cross di Valdengo sabato 12 febbraio.
La partenza della 23 km era fissata per le 9 con 261 partenti. Io ero tra quelli…
Cercavo di spezzare l’adrenalina mettendo il pratica il ‘’riscaldamento strano’’ come lo definisce mia figlia. Salto da una parte all’altra senza un criterio, nulla di particolare… ma per lei è strano.
Quella mattina il termometro segnava -1, il terreno era gelato e il sole faticava a scaldare la giornata.
Ma nell’aria c’era profumo di festa, di voglia di rincominciare, di allegria e spensieratezza.
Tre, due, uno via….
Ai 4min/km ci lanciamo nel primo tratto pianeggiante che ci porterà all’interno di boschi variopinti e sentieri ricchi di storie vissute.
Tento di tenere il ritmo delle prime ma nulla da fare, nonostante i miei mesi di sola velocità sono ancora lenta.
Salita e discesa, falsopiano… ecco che si inizia a prendere il ritmo.
Con il cuore a mille e la fascia Garmin che chiede pietà, affronto una piccola asperità e in tutto il loro splendore mi attendono i crampi. Nulla da fare, mi devo fermare. Devo bere e aspettare che la fitta passi. Tempo perso.
Riparto ancora più veloce di prima sperando di recuperare posizioni. Concentrata, passo dopo passo, con l’attenzione rivolta al bere ogni cinque minuti, mi spremo come un limone. Tiro fuori ogni energia che possa avere nel mio corpo.
Ultimi 8km, discesa.
Ci attende il ciottolato, un tratto sali e scendi ed il pratone finale.
Alla fine il traguardo, lo speaker che ti incita, lo scatto finale, i sorrisi e gli applausi.
Ho dato tutto. Sono arrivata talmente stremata e tirata che sono uscite lacrime per quanto i muscoli mi bruciassero.
Ho fatto il mio tempo migliore su questa distanza, anche se non ho ottenuto il risultato a cui aspiravo. Ma so da dove rincominciare. Riparto fuori dalla mia confort zone, andando a lavorare ancora sui miei punti deboli.
Il Winter Brich Trail chiude la sua edizione 2022 con un grande arrivederci al 2023 e la promessa del terzo tempo!
L’organizzazione, le singole persone che hanno partecipano più o meno attivamente alla creazione di questo evento meritano un enorme applauso.
In tutti questi anni hanno creduto nel loro progetto, tenendo i sentieri puliti e ben segnati. Valorizzando la valle e le sue peculiarità, hanno attirato decine di atleti e non. Infatti, il Winter Brich trail, non è solo gara ma è soprattutto promozione del territorio e dello sport a 360 gradi. Con i boschi sempre tirati a lucido è impossibile non andare a fare due passi per vedere le meraviglie che si nascondono tra i faggi e gli abeti, o per una raidata sui sentieri enduristici.
Insomma, in queste zone dell’alto Piemonte, si può trovare ogni sorta di svago e divertimento all’insegna dello sport e del buon vivere.
Grazie, al 2023